Iginio, il padre di Luigi, amava molto la musica tanto da avere contribuito alla crescita della banda di Legino, comprando anche alcuni strumenti musicali. Anche Luigi nella tradizione paterna ebbe a non dimenticare la banda di Legino, quartiere di Savona tanto amato dalla famiglia. La memoria del legato è incisa in una targa commemorativa dedicatagli proprio nella sede sociale della Banda musicale.

​

La sorella di Luigi, Maria, faceva del bene nel silenzio. Il suo esempio di generosità operosa e silenziosa è rimasto nel cuore di quanti l’hanno conosciuta.

​

Il fratello di Luigi, Giovanni, e la loro amata madre Caterina negli anni hanno portato avanti la tradizione del Presepe in ogni suo aspetto: dalla ideazione alla realizzazione, dalla scelta delle figure e degli sfondi, ai giochi di luce ed ombre. Il loro amore per la raffigurazione della Sacra Famiglia era così forte a spingerli a realizzarne una solenne rappresentazione annuale che raccoglieva a Legino la visita dell’intero vicinato. Il presepe in casa DelBuono non era confinato al periodo natalizio, ma godeva di una perenne esposizione nella loro abitazione vivendo, con la famiglia, tutto l’anno nella dedizione ed amore e nella cura della rappresentazione della natività.

​

Luigi amava la natura, nutriva profondo rispetto per l’ambiente ed amava il duro lavoro della terra da cui arrivare a trarre i frutti. Durante la prova della malattia poi, specie nell’ultimo periodo, Luigi ebbe modo di riflettere valorizzando l’importanza fondamentale della ricerca in ambito medico, specie in relazione alle patologie che più, purtroppo, gli erano vicine.

Con il preciso intento di valorizzare tutti gli interessi dei propri cari e trarre frutto dalle loro esperienze, Luigi ha gettato i semi di quella che oggi è la nostra Fondazione i cui frutti resteranno a perpetua memoria dei suoi familiari.